Tema WordPress: Rainbow Feather


Rainbow Feather è l’ultimo tema, in ordine di tempo, rilasciato da Julian Klewes nel contesto della sua iniziativa Theme Challenge, che consiste nel rilasciare un tema al giorno per tutto il mese di luglio.
Rainbow Feather si presenta come un tema ad una sola colonna dalla struttura fluida e con i colori che, come suggerisce lo stesso nome, richiamano ai colori dell’arcobaleno.
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Anteprima del tema Rainbow Feather

Vi consiglio comunque, inoltre, di dare uno sguardo anche all’intera pagina del sito di Julian dedicata ai temi, perché merita davvero una visita.

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10 commenti su “Tema WordPress: Rainbow Feather

Caro Uncino ,la tua mancanza si è sentita, bellissima questa segnalazione.

Adesso dovremmo mettere in piedi un team di traduttori e tradurre più temi possibili 🙂

ciao

wolly

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Bellissimo questo tema è già widget ready?
Posso chidervi cosa intendete con tradurre un tema? i coomenti?

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Se non sbaglio tradurre un tema significa farlo diventare da inglese italiano,nel senso invece di esserci scritto comments ci sarà scritto commenti e cose del genere.

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esatto giancarlo 🙂

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Da quello che ne so, il tema NON è widget ready.
Vi ricordo che quando segnalo un tema che so per certo essere widget ready, lo scrivo nel post. Se non vedete alcun accenno, allorà al 90% si tratterà di un tema che non è ancora abilitato ai widget.

Per tornare poi all’oggetto di discussione di questi commenti, vi dirò … personalmente, più che i temi tradotti, mi piacerebbe vederne di localizzabili 😉

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non li ho guardati ma davo per scontato che usassero tutti il gettext 🙂

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eh, magari … non tutti fanno questa scelta nella creazione del proprio tema, anche quando questo poi viene rilasciato al pubblico …

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scusate se torna in cattedra la mia ignoranza.
cosa s’intende per localizzabili?

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YouON, per una spiegazione della differenza tra “traduzione” e “localizzazione” leggi queste poche righe:
http://www.peyrot.it/website-translation-localization/traduzione-localizzazione.htm

Un esempio di script localizzato è lo stesso WordPress, che resta sempre lo stesso, ma che basta “dargli in pasto” un semplice file con le stringhe tradotte e lui si adatta ai vari linguaggi.

In campo di programmi, un altro esempio di software localizzato è Firefox, il cui linguaggio può essere mutato con un solo file di traduzione (e se ad esempio cambi il linguaggio di Firefox da italiano a inglese, anche le estensioni si tradurrano in inglese se siano estensioni localizzate, mentre qualora siano solo traducibili resteranno nel linguaggio di partenza)

Sul wiki venne aperta una pagina apposita per promuovere la localizzazione di temi e plugin per wordpress:
https://www.wpitaly.it/wiki/Main/LocalizzareTemiEPlugin

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grazie uncino,

non ti nascondo che faccia un po’fatica a capire all’atto pratico cosa avete intenzione di fare o di cosa abbiate bisogno. Mi rileggerò altre 10 volte il post e la guida.

Nel frattempo io conosco l’inglese a livello scolastico (una chiavica come molti) però se avete bisogno o semplicemente vi va; un po’di “manovalanza la posso fare”.

un saluto alessio

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