Con piacere segnaliamo che uno dei siti di cui si è molto parlato nelle ultime settimane, quello dell’Unione, è gestito tramite WordPress. Crediamo sia forse il più “importante” sito italiano basato sulla piattaforma WordPress (inteso come numero di visitatori). Peccato che l’agenzia che lo gestisce abbia eliminato ogni riferimento visibile, ma guardando i sorgenti si nota subito la presenza della riga “statistica” che riporta la versione utilizzata.
Non c’e’ nessun mascheramento. Nel sorgente pagina sono stati lasciati tutti i riferimenti nella forma originale
.
E’ policy di pubblicazione non dare visibilita’ esplicita in home page alle tecnologie utilizzate (tra l’altro essendo il sito *tutto* strutturato su software Open, free, con licenza GNU …FreeBSD, Apache, php, Qmail, Mysql etc etc…) dovremmo mettere un sacco di loghi.
Faccio anche presente che su determinati siti, come quelli politici, c’e’ anche problema reale di sicurezza. Normalmente per rendere la vita piu’ difficile a chi ci prova si tolgono *tutti* i riferimenti alle tecnologie utilizzate. In questo caso abbiamo fatto una eccezione a questa regola.
Pur restando un ottimo prodotto, per chi volesse cimentarsi nell’uso di wordpress per siti ad alto carico, dobbiamo constatare che c’e’ ancora tantissima strada da fare nell’ottimizzazione del software dal punto di vista dell’uso delle risorse 🙁
Avranno tolto i credits visibili per farlo passare per un cms autoprodotto e farlo pagare di più. Poi il template è il classico Kubrik modificato qua e là . E i link ai download passano per “wp-content”. Vabbè va… s’è capito 😀
Fa piacere che Tomato ci abbia dato una spiegazione 🙂
Relativamente ai problemi prestazionali, mi chiedo se abbiate utilizzato WP_Cache 2.0 (http://mnm.uib.es/gallir/wp-cache-2/) che offrendo un sistema di cache molto efficiente incrementa notevolmente le prestazioni di WordPress
Credo che non dare il “credit” di wp nella home (e anche nella altre pagine) non costituisca nessuna volazione nè di licenza nè di “corretto uso”.
Per l’appunto tutti i riferimenti a wp nel sorgente sono presenti e questo è più che sufficiente per non violare la gpl.
Sebbene possa far piacere a noi “fan” di wp che questo abbia pubblico riconoscimento, non è pensabile che i software usati per la produzione e il delivery di un sito siano resi pubblici, no? Quanti siti sono basati su webserver apache? e quanti mostrano un logo apache?
Piuttosto, visto che unioneweb.it è basato su wp, perchè non ci sono i feed rss? sarebbero comodissimi (tra l’altro li consiglierei anche ai tant altri siti “politici” che tomato realizza)… sarebbe un ottmo vantaggio competitivo sui concorrenti….
Per il discorso del modulo di cache WP_Cache 2.0 mi risulta che sia stato provato ma c’erano comunque problemi legati ai continui aggiornamenti e l’alto traffico (punte di oltre 25 Mbps di banda).
Vi daro’ maggiori specifiche sul motivo per il quale con la stessa fretta con cui e’ stato messo su… e’ stato anche tolto.
Alla fine non lo abbiamo fatto ma sembra che per scalare la migliore soluzione fosse quella di mettere davanti alla macchina un reverse proxy
Buon lavoro a tutti, anche ai “tennici” maligni (famiglia della quale mi sento di far anche io parte) 🙂
Ecco, sarebbe interessante sapere come si comporta WP in progetti che riguardano siti ad alto traffico e quindi non solo per i blog personali, in particolare riguardo l’affidabilità e la stabilità .
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[…] quanti piu’ riferimenti rispetto alla tecnologia utilizzata. Cio’ è stato detto, su wordpress-italy, dal diretto gestore del sito dell’Unione, che ha anche spiegato che per rispettare la […]
16 commenti su “unioneweb.it utilizza WordPress”
shyboy
18 Ottobre 2005 at 15:32Già peccato, non capisco il senso della “mascherata”.
WP è un ottimo open-source che merita essere pubblicizzato.
Buon lavoro allo staff di WP-Italy!
MrBrown
18 Ottobre 2005 at 19:31…ma guardando i sorgenti si nota subito la presenza della riga “statisticaâ€? che riporta la versione utilizzata.
hehehe, ma non bisogna guardare per forza il sorgente… già da piccoli particolari si può intuire se un blog è WP o no 🙂
Massimo Fubini
19 Ottobre 2005 at 07:24Non c’e’ nessun mascheramento. Nel sorgente pagina sono stati lasciati tutti i riferimenti nella forma originale
.
E’ policy di pubblicazione non dare visibilita’ esplicita in home page alle tecnologie utilizzate (tra l’altro essendo il sito *tutto* strutturato su software Open, free, con licenza GNU …FreeBSD, Apache, php, Qmail, Mysql etc etc…) dovremmo mettere un sacco di loghi.
Faccio anche presente che su determinati siti, come quelli politici, c’e’ anche problema reale di sicurezza. Normalmente per rendere la vita piu’ difficile a chi ci prova si tolgono *tutti* i riferimenti alle tecnologie utilizzate. In questo caso abbiamo fatto una eccezione a questa regola.
Pur restando un ottimo prodotto, per chi volesse cimentarsi nell’uso di wordpress per siti ad alto carico, dobbiamo constatare che c’e’ ancora tantissima strada da fare nell’ottimizzazione del software dal punto di vista dell’uso delle risorse 🙁
Massimo Fubini
http://www.tomato.it – http://www.contactlab.it
Siamo i Mirror ufficiali di PHP, Apache, Qmail, MySQL, FreeBSD, Freesbie, Postgres…. http://mirror.tomato.it
Il tecnico
19 Ottobre 2005 at 08:15Avranno tolto i credits visibili per farlo passare per un cms autoprodotto e farlo pagare di più. Poi il template è il classico Kubrik modificato qua e là . E i link ai download passano per “wp-content”. Vabbè va… s’è capito 😀
SteveAgl
19 Ottobre 2005 at 09:06Fa piacere che Tomato ci abbia dato una spiegazione 🙂
Relativamente ai problemi prestazionali, mi chiedo se abbiate utilizzato WP_Cache 2.0 (http://mnm.uib.es/gallir/wp-cache-2/) che offrendo un sistema di cache molto efficiente incrementa notevolmente le prestazioni di WordPress
MrBrown
19 Ottobre 2005 at 10:00Grazie Massimo per il chiarimento.
Stefano Garuti
19 Ottobre 2005 at 10:29Credo che non dare il “credit” di wp nella home (e anche nella altre pagine) non costituisca nessuna volazione nè di licenza nè di “corretto uso”.
Per l’appunto tutti i riferimenti a wp nel sorgente sono presenti e questo è più che sufficiente per non violare la gpl.
Sebbene possa far piacere a noi “fan” di wp che questo abbia pubblico riconoscimento, non è pensabile che i software usati per la produzione e il delivery di un sito siano resi pubblici, no? Quanti siti sono basati su webserver apache? e quanti mostrano un logo apache?
Piuttosto, visto che unioneweb.it è basato su wp, perchè non ci sono i feed rss? sarebbero comodissimi (tra l’altro li consiglierei anche ai tant altri siti “politici” che tomato realizza)… sarebbe un ottmo vantaggio competitivo sui concorrenti….
Stefano Garuti
19 Ottobre 2005 at 11:49ehmmm… mi coreggo… i feed ci sono! 🙂
mi ero fermato alla “pre-home” che illustra i risultati… che è una pagina statica e non centra con wp…
a questo punto però rilancio (e magari mi dovrò correggere ancora…) a quando i feed sugli altri siti politici powered by Tomato?
Il tecnico
19 Ottobre 2005 at 14:48Ok, spiegazione accolta… lo ammetto, sono stato un po’ troppo cattivo 🙂
Insane Soul
24 Ottobre 2005 at 20:13Io ho provato a richiamare la pagina dell wp-admin per vedere se funziona… e ovviamente funziona.
Magari trovo la password. 😀
desnos
27 Ottobre 2005 at 07:17la dice lunga
su come si rispetta il lavoro degli altri
ci sono sempre troppi io e pochi noi
comunque word press
è un esempio di come la base unita possa fare
in barba alla grandi organizzazioni di tutti i colori
Massimo Fubini
27 Ottobre 2005 at 23:58Per il discorso del modulo di cache WP_Cache 2.0 mi risulta che sia stato provato ma c’erano comunque problemi legati ai continui aggiornamenti e l’alto traffico (punte di oltre 25 Mbps di banda).
Vi daro’ maggiori specifiche sul motivo per il quale con la stessa fretta con cui e’ stato messo su… e’ stato anche tolto.
Alla fine non lo abbiamo fatto ma sembra che per scalare la migliore soluzione fosse quella di mettere davanti alla macchina un reverse proxy
Buon lavoro a tutti, anche ai “tennici” maligni (famiglia della quale mi sento di far anche io parte) 🙂
MrBrown
28 Ottobre 2005 at 09:36Ecco, sarebbe interessante sapere come si comporta WP in progetti che riguardano siti ad alto traffico e quindi non solo per i blog personali, in particolare riguardo l’affidabilità e la stabilità .
Antonia
7 Agosto 2009 at 14:04Grazie per il post, molto informativo!
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